La Tecarterapia (marchio registrato dalla Unibell International) è una tecnica del tutto innovativa in ambito fisioterapicio, che ha il fine di attivare i processi antinfiammatori e riparativi naturali di cui il nostro corpo predispone, in modo da ridurre o addirittura dimezzare i tempi di recupero motorio. L’innovazione di questa tecnica è data da una sostanziale differenza: mentre in altre terapie l’energia viene trasferita al corpo dall’esterno, durante la tecarterapia viene stimolata energia direttamente dall’interno dei tessuti corporei, perciò ha il vantaggio di poter interessare anche strati profondi, non trattabili con trasferimenti esterni di energia per i danni alla cute causati dalle energie emesse.
Modalità di funzionamento: La tecarterapia agisce in un raggio di radiofrequenze a onde lunghe a 0,5 Mhz, attraverso due modalità di funzionamento, ovvero quella capacitiva e quella resistiva: la modalità di funzionamento capacitivo ha il suo campo d’azione sui tessuti e sulle strutture maggiormente idratate come muscoli, vasi sanguigni e linfatici; mentre la modalità resistiva agisce sui tessuti e strutture con alta densità connettivale (capsule articolari, cartilagini, legamenti, osso, tendini).
Effetti: La stimolazione dei tessuti produce già dalle prime applicazioni una sensibile diminuzione del dolore, incremente la circolazione sanguigna, aumenta la tensione di ossigeno nella zona trattata, genera una vasodilatazione, riduce le contratture muscolari e facilita il riassorbimento degli edemi.
Indicazioni: Tra gli ambiti applicativi della tecarterapia, ci sono patologie osteoarticolari acute e quelle di tipo cronico, come distorzioni, stiramenti e strappi muscolari, esiti di traumi ossei, legamentosi e tendinei, edemi, artralgie croniche ecc.. Non esistono effetti collaterali segnalati dall’utilizzo corretto dello strumento poichè si tratta di una tecnologia che sviluppa un’ energia assolutamente biocompatibile con il tessuto organico.
Controindicazioni: Esistono tuttavia controindicazioni nella tecarterapia segnalate, quali donne in gravidanza, portatori di pacemaker. La presenza di protesi metalliche nel paziente invece non costituisce una controindicazione a questo tipo di trattamento.
Articolo tratto da :http://www.lapiazzaweb.it/2016/01/tecarterapia-strategia-innovativa-in-fisioterapia/