Dopo molti anni di lavoro e ricerca, il 1° ottobre 2015 anche il Portogallo – dopo la Gran Bretagna, Finlandia, Islanda, Malta, Confederazione Svizzera e Francia – è tra i Paesi europei che riconoscono l’Osteopatia.
Così mentre in Italia la Commissione Bilancio boccia gli emendamenti De Biasi 3.0.1 e D’Ambrosio Lettieri 3.0.2 al Ddl Lorenzin n. 3124, perché considerati onerosi dal viceministro dell’Economia Morando, il Portogallo segna un passo decisivo verso il meritato riconoscimento della figura dell’Osteopata a conferma del desiderio del governo portoghese di assicurare un’assistenza sanitaria di qualità, e la pratica di professionisti qualificati.